Un gustoso prodotto tipico: la piadina romagnola |
La piadina è una delle più antiche e tradizionali specialità della Romagna, zona sud-est della regione Emilia-Romagna. Detta anche pida o piada, questa specie di “pane” si trovava sulle tavole delle famiglie contadine fin dai tempi dei Romani. Sostituiva appunto il pane o talvolta l’intero pasto poiché è preparata con un impasto che dà la sensazione di essere più sazi. Nonostante le sue povere origini, è oggi un piatto conosciuto a livello nazionale e internazionale come un gustoso prodotto tipico della regione. |
Gli ingredienti e la preparazione sono molto semplici: basta impastare insieme farina, strutto (oppure olio d’oliva), sale e acqua, creare delle palline e stenderle in forma circolare col mattarello, fino a ottenere un disco sottile che viene poi cotto sul testo, una piastra rotonda di metallo. Può poi essere farcita con quasi qualsiasi alimento: è questo che rende la piadina un piatto facile e versatile. Le farciture più comuni sono squacquerone (un tipo di formaggio morbido) e rucola, oppure prosciutto o salame, ma anche la Nutella è un’ottima alternativa! |
Variante della piadina è il crescione. |
Ecco come viene fatta. |
Prima di essere cotta, la piadina viene farcita per metà con sugo di pomodoro e mozzarella (ma anche erbe o patate e salsiccia sono molto comuni) e ripiegata su se stessa tipo il calzone e infine cotta. |
A seconda delle zone della Romagna, anche le caratteristiche della piadina cambiano: quella di Rimini è molto sottile, mentre più si va verso l’entroterra più diventa spessa, tanto che la si può tagliare a metà! In Romagna viene venduta ad ogni angolo, nei caratteristici chioschi (anche detti baracchini dai romagnoli): tra questi, uno dei più famosi è sicuramente il “chiosco di Pantani” a Cesenatico, gestito dai genitori del celebre ciclista Marco Pantani, con il motto “Con piadine e crescioni si fanno i campioni”. |
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