Il dado è tratto: la disputa sul fiume Rubicone. |
Il Rubicone è un piccolo fiume che si trova nella provincia di Forlì-Cesena: nasce a Strigara e sfocia nel mare Adriatico all’altezza della città di Gatteo. Il nome potrebbe derivare dal fatto che le sue acque, attraversando terreni argillosi, acquistavano un colore rubino. |
Nell’era tardo repubblicana dell’Impero Romano, il Rubicone segnava il confine tra l’Italia, considerata territorio di Roma, e la regione della Gallia Cisalpina: attraversare questa regione con l’esercito significava quindi dichiarare guerra a Roma. |
Da qui l’episodio storico che ha fatto di questo fiume un luogo famoso e molto discusso. |
Verso il 50 a.C., il Senato romano ordì un complotto ai danni di Giulio Cesare, che stava tornando vittorioso dalle Guerre Galliche, e del partito democratico da lui guidato. Il Senato gli ordinò di smantellare l’esercito e di recarsi a Roma, ma Cesare, intuito il complotto e temendo per la propria vita, rimase accampato nella zona presso il fiume Rubicone con il suo esercito che, a parte il suo vice comandante, gli rimase fedele. |
Il 10 gennaio 49 a.C., Cesare attraversò il fiume Rubicone con l’esercito, dichiarando di fatto guerra a Roma e diventando in seguito dittatore a vita e cambiando non solo la struttura dell’impero ma anche il suo destino. |
Pare che, prima di attraversare il fiume, Cesare fosse indeciso sul da farsi, ma una volta presa la decisione esclamò “Il dado è tratto” (in latino alea iacta est), frase passata alla storia che viene usata ancora oggi in italiano corrente per esprimere un decisione irrevocabile per la quale si può solo aspettare il corso degli eventi. Con lo stesso significato, si trova anche spesso l’espressione “passare il Rubicone”. |
La disputa sul fiume Rubicone, riguarda l’identificazione del corso d’acqua effettivamente attraversato da Cesare. Il Rubicone può essere in fatti confuso con il Pisciatello e ha cambiato nel corso dei secoli il suo corso infinite volte. Diversi comuni della zona hanno rivendicato la paternità del vero Rubicone avvalendosi di antichi documenti, fino al 1933 quando Benito Mussolini decise di porre fine a questa discussione e affermò che il fiume Fiumicino era il vero Rubicone e rinominando la città di Savignano di Romagna come Savignano sul Rubicone. |
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