Dialogue

Vocabulary (Review)

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Lesson Transcript

Giovanni Allevi
Alto, magro, riccioluto- questo ragazzo dall’aspetto dimesso e l’andatura dinoccolata è considerato dalla critica internazionale come il “genio italiano del pianoforte”, il “Mozart del 2000”. Nonostante l’immenso successo Giovanni Allevi, pianista e compositore trentaseienne di Ascoli Piceno, resta infatti un ragazzo timidissimo, che tuttavia, attraverso la sua musica, è capace di mandare in visibilio il suo pubblico.
Il successo tuttavia non è stato per questo giovane talento cosa facile da raggiungere- ci sono voluti infatti anni e anni di studio e applicazione, e soprattutto una grande passione, per riuscire a passare dai concerti per amici e parenti nella provincia marchigiana, ai palchi delle più grandi sale da concerto internazionali. Giovanni Allevi ha infatti studiato pianoforte al conservatorio di Perugia e composizione a quello di Milano. Una volta concluso il percorso formativo al conservatorio si è dedicato allo studio della musicoterapia al seguito del prof. Corradini e contemporaneamente si è laureato in filosofia con una tesi su “il vuoto nella fisica contemporanea”.
Genio poliedrico ed eclettico, Giovanni Allevi è capace di fondere nelle sue composizioni la tradizione classica europea con le nuove tendenze della musica classica contemporanea, senza disdegnare sonorità pop o rock. Aldilà del virtuosismo Allevi è tuttavia prima di tutto uno spirito sensibilissimo, capace con la sua tastiera di regalare ai suoi spettatori mille emozioni. Così ad esempio “Joy”, il suo ultimo album, è stato così intitolato perché un giorno, da poco tornato da una tournee in Cina, camminando per le strade di Milano, il giovane artista, sopraffatto dalla bellezza quotidiana della città, è stato colto da un attacco di panico. Come lui stesso racconta, mentre osservava la metropoli dai vetri dell’ambulanza, nella sua testa già si susseguivano le note del primo pezzo dell’album, intitolato per l’appunto “Panic”.

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