Leggende del centro storico napoletano |
Se aggirandovi tra le strade del centro storico napoletano avvertite le tracce di “strane presenze” non vi sbagliate- il cuore della città infatti è stato nei secoli il luogo d’elezione di riti magici, leggende e misteri. |
Nella zona intorno a Piazza San Domenico si trovava infatti anticamente la colonia dei mercanti di Alessandria d’Egitto, cultori della dea Iside e di altri riti pagani. Traccia di questo passato esoterico è la statua del Nilo, che ancora oggi domina l’omonima piazzetta. La presenza di questi antichi culti esoterici è rimasta nei secoli. Risalendo via Nilo infatti si raggiunge presto Cappella San Severo, la cappella dell’alchimista Raimondo di Sangro, principe di San Severo. Al suo interno sono custodite le “macchine anatomiche”, ovvero due modelli anatomici costruiti dal principe. Le macchine anatomiche, una femminile e l’altra maschile, sono costituite da due scheletri umani in ferro, corredati dal loro sistema circolatorio. |
La leggenda vuole che il principe avesse fatto bere ai due malcapitati una pozione speciale di sua invenzione che aveva trasformato in metallo scheletro e vene. Ancora oggi le macchine anatomiche restano un mistero- la ricostruzione del sistema venoso umano è perfetta, corredata dalla ricostruzione dei più sottili capillari, ed è ben lontana dalle conoscenze scientifiche del tempo. |
Dal lato opposto di Piazza San Domenico si trova invece via Mezzocannone. Un osservatore attento troverà all’inizio della strada un piccolo bassorilievo raffigurante una strana figura con un coltello in mano- si tratta del ritratto del pesce Niccolò. |
Secondo la leggenda Niccolò era un ragazzino che trascorreva tutto il tempo in mare. Un giorno la madre, stufa del suo comportamento, gli lanciò una maledizione- “che tu possa diventare un pesce!”. Il bambino così si trasformò in una strana creatura marina, che viveva per la maggior parte del tempo sotto la superficie dell’acqua esplorando i segreti dei fondali marini. Per percorrere lunghe distanze il Pesce Niccolò si faceva ingoiare da pesci più grandi e, una volta arrivato a destinazione, squarciava con un coltello la pancia del pesce che lo aveva ospitato e proseguiva con le sue esplorazioni. |
Queste sono soltanto alcune delle leggende che popolano il centro storico napoletano, un luogo magico, che non finirete mai di scoprire. |
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