La cultura dell’aperitivo in Italia |
L’aperitivo in Italia è una vera e propria istituzione, un modo per chiudere la giornata dopo lavoro o intrattenersi al bar con gli amici prima dei programmi serali. Ma di che cosa si tratta veramente? |
Molti stranieri che vengono in Italia infatti non hanno questa abitudine nel proprio paese ed hanno qualche difficoltà a capire di che cosa si tratti veramente. È l’usanza di incontrarsi al bar prima di cena, generalmente tra le 18.00 e le 21.00, e consumare cocktail alcolici o analcolici accompagnati da una serie di stuzzichini. |
Alcune città, come ad esempio Milano o Torino, sono diventate famose per la cultura dell’aperitivo che si trasforma di fatto in una vera e propria cena. Alcuni bar infatti mettono a disposizione dei propri clienti non soltanto le solite tartine, patatine fritte o olive, ma un intero buffet dove si possono assaggiare verdure, primi, secondi e a volte anche dolci. |
L’aperitivo è diventato così un modo veloce di cenare prima di andare a teatro, cinema o ad un concerto e a prezzi molto bassi. Nella fascia oraria dedicata all’aperitivo infatti si può ordinare un cocktail o un bicchiere di vino a un prezzo che varia dai 5 ai 10 euro e contemporaneamente ci si può servire di tutto quello che è offerto al bancone. L’aperitivo è così diventato una sorta di rito, di appuntamento fisso pre-serale. |
Allo stesso tempo l’aperitivo è diventato una specie di marchio, un modo di esprimere il carattere del locale che lo offre. E così, ad inizio serata, si può scegliere tra un aperitivo etnico, biologico, vegetariano, macrobiotico, regionale, propendere per un classico bicchiere di vino accompagnato da un tagliere di affettati e formaggi oppure sperimentare le raffinatezze di primi e secondi di cucina creativa. |
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